Il mini rialzo di seno mascellare é una tecnica minimamente invasiva che permette l'inserimento di impianti anche in zone della bocca con elevato riassorbimento osseo: nella fattispecie le zone molari e premolari del mascellare superiore.
Si tratta di un piccolo intervento che permette di rialzare leggermente la membrana del seno mascellare al fine di poter apporre materiale osteorigenerante (nel caso specifico particolato osseo bovino e/o idrossiapatite misto a sangue del paziente stesso) e creare le condizioni per l'inserimento implantare.
Grazie a questa tecnica chirurgica é possibile inserire impianti in titanio anche in zone in cui si è verificato un marcato riassorbimento osseo in seguito alla perdita dei denti.
La metodica utilizzata nello Studio Lensi è la cosiddetta Tecnica del dott. Cosci, eseguibile solo dal chirurgo esperto. Si tratta di una tecnica ad approccio crestale, in cui l'evidenziazione della membrana del seno avviene per mezzo di frese a-traumatiche di lunghezza progressiva, limitando così il rischio di lacerazione: il rialzo del seno ed il contemporaneo inserimento di impianti può essere eseguito anche in presenza di cresta alveolare con dimensioni ridotte.
Una delle situazioni che più di frequente il chirurgo implantologo si trova ad affrontare é quella dello inserimento implantare nella zona dei molari superiori dove l'osso mascellare non é pieno e compatto come nella mandibola, ma è caratterizzato dalla presenza di una ampia cavità piena di aria, rappresentata dal seno mascellare.
In questa cavità, che si trova bilateralmente al livello della punta delle radici dei premolari e molari superiori, l'aria proveniente dalle fosse nasali circola e si inumidisce.
Dove c'e' aria non ci può essere osso e questo determina una prima difficoltà per l'inserimento degli impianti.
A questa situazione anatomica già di per sé sfavorevole si aggiunge l'atrofia dell'osso che consegue ad una estrazione.
Se poi passa molto tempo dall’estrazione, il seno mascellare si comporta come un palloncino che si gonfia e che, non più limitato dalla presenza delle radici dei denti estratti, tende a occupare spazio a spese dell'osso determinando la cosiddetta “pneumatizzazione del seno mascellare”.
Nell'immagine vediamo in nero la cavità del seno mascellare ricoperta in arancione dalla mucosa interna. Notare nella zona edentula la scarsa quantità di osso dovuta alla atrofia ed alla pneumatizzazione.
In questa situazione di carenza di osso spesso non e' possibile inserire l'impianto se non applicando una particolare tecnica di rigenerazione ossea chiamata rialzo di seno, e nello specifico una sua varietà in cui l'approccio viene fatto per via crestale, cioè dalla parte da cui spuntava il dente estratto.
Si tratta di cercare di fare rigenerare l'osso necessario per alloggiare l'impianto all'interno del seno mascellare.
Questo e' possibile perché, se si solleva integra la mucosa (membrana) che avvolge e tappezza la parete interna del seno mascellare, che e' una mucosa simile a quella della bocca ma dotata di cellule ciliate e produttrici di muco, si può ottenere la ricrescita dell'osso.
La tecnica prevede quindi di praticare un forellino fino alla base del seno mascellare passando dalla cresta (rialzo per via crestale). Quindi si procede a sollevare la membrana del seno delicatamente in modo che non si laceri. Si forma quindi una cupoletta, che può essere riempita da materiali diversi che inducano la ricrescita del'osso (materiali osteoconduttivi/osteoinduttivi o lo stesso osso del paziente parcellizzato) oppure anche lasciata solamente riempire dal sangue del paziente.
Nel disegno si nota il sollevamento della membrana che tappezza il pavimento del seno mascellare.
Quello che conta ai fini della rigenerazione dell'osso e che non ci sia la lacerazione della membrana (mucosa) e che venga mantenuto il cosiddetto effetto “tenda”, cioè che la cupoletta formata dal rialzo rimanga stabile nel tempo. Quindi l'osso sottostante produrrà nuove cellule ossee che andranno a colonizzare il coagulo e l'innesto e nel tempo produrranno nuovo osso.
Si provvedere quindi, nella stessa seduta generalmente , ad inserire l'impianto che sarà sostenuto nella sua base dall'osso residuo e sporgerà con la sua punta all'interno del seno mascellare sollevato. Successivamente nel giro di qualche mese si rigenererà osso che bloccherà completamente l'impianto.
Nell’immagine vediamo l'entità della ricrescita di osso ottenuta con la delimitazione del nuovo livello del seno mascellare e come l'impianto sia ora completamente immerso nell'osso rigenerato.
La nostra vasta gamma di servizi ci permette di andare in contro ad ogni esigenza del paziente con preventivi personalizzati.